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Erpetologia
Esemplare di pelobate fosco
catturato durante il monitoraggio A Cascina Bellezza, fin dal 2004, si svolge il monitoraggio stagionale delle locali popolazioni di anfibi, con particolare riguardo per il pelobate fosco italiano (Pelobates fuscus insubricus). Dalla fine di febbraio alla metà di maggio, si procede alla cattura ed all’identificazione degli esemplari in migrazione riproduttiva verso gli stagni, mediante l’utilizzo di una barriera e di trappole a caduta. Gli individui catturati nelle trappole (innocui vasi da fiore interrati, controllati regolarmente) vengono determinati in base alla specie, al sesso e all'età e quindi subito liberati. Nel caso specifico del pelobate fosco, vengono eseguite alcune misure biometriche addizionali (lunghezza complessiva naso-coda e peso) e si procede alla marcatura individuale, effettuata mediante fotografia del pattern dorsale. La disposizione e la forma delle macchie scure sul dorso di ciascun esemplare sono, infatti, differenti per ciascun individuo e costituiscono una sorta di impronta digitale. In questo modo ogni pelobate, dopo essere stato catturato e fotografato per la prima volta, verrà sempre distinto da tutti gli altri e riconosciuto confrontando le fotografie.
Un tratto della barriera
intorno allo stagnoNel quinquennio 2004-2008 il monitoraggio è stato effettuato con continuità a Cascina Bellezza, attraverso la posa di una barriera completa attorno allo stagno (fatta eccezione per il primo anno, quando è stata installata una barriera sperimentale parziale).
Il Sito di Tetti Elia, nonostante si presentasse quasi del tutto asciutto, è stato monitorato in maniera sperimentale nel 2006, tramite la posa di una barriera di 50 metri. Nel 2008, in seguito al ripristino di uno dei due stagni, è stata collocata una barriera di 150 m.
Sempre nel 2008, infine, un’ulteriore barriera sperimentale di 50 m è stata posta in prossimità della peschiera presente nella frazione Favari, per verificare l’eventuale presenza di un flusso migratorio a nord della Strada Provinciale, fortemente trafficata.
Le analisi dei dati raccolti vengono pubblicate in periodiche relazioni e consentono di valutare l'andamento della popolazione, i modi e i tempi della migrazione, il tipo di relazioni con gli altri anfibi e con le specie ittiche più diffuse negli stagni (in particolare con la tinca).
Fra gli innumerevoli studi non ancora effettuati nel campo, i più urgenti da intraprendere comprendono l’Analisi di Vitalità della Popolazione di pelobate fosco (PVA, per valutarne il rischio di estinzione), il monitoraggio esaustivo dell’esatta distribuzione del pelobate all’interno del SIC e studi sulla scelta e l’utilizzo dei siti riproduttivi e di latenza invernale.
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